L’energia eolica rappresenta una risorsa rinnovabile di crescente importanza in Italia, con un potenziale significativo per le aziende innovative. Il nostro paese gode di venti costanti e forti in numerose regioni, rendendolo un ambiente ideale per lo sviluppo di tecnologie eoliche all’avanguardia.
L’Italia sta assistendo a una crescita costante nella produzione di energia eolica. Nel 2022, la produzione ha raggiunto i 20,4 TWh, registrando un incremento del 3,5% rispetto al 2021.
Il numero di impianti eolici in Italia è in costante aumento, con 7.289 impianti attivi al 31 dicembre 2022 e una potenza installata di 11.035 MW.
Di seguito la distribuzione degli impianti eolici tra le varie regioni.
Regione | Numero di impianti | Potenza installata (MW) |
---|---|---|
Puglia | 1.505 | 2.674 |
Sicilia | 1.241 | 1.935 |
Campania | 625 | 1.770 |
Basilicata | 1.301 | 1.301 |
Calabria | 1.173 | 1.173 |
Sardegna | 1.111 | 1.111 |
Lazio | 404 | 404 |
Toscana | 366 | 366 |
Marche | 323 | 323 |
Emilia-Romagna | 297 | 297 |
Piemonte | 236 | 236 |
Veneto | 178 | 178 |
Abruzzo | 162 | 162 |
Liguria | 123 | 123 |
Friuli-Venezia Giulia | 102 | 102 |
Trentino-Alto Adige | 90 | 90 |
Umbria | 77 | 77 |
Molise | 39 | 39 |
Valle d’Aosta | 2 | 2 |
Criticità:
Nonostante questi progressi, lo sviluppo dell’energia eolica in Italia ha dovuto affrontare alcune sfide. Tra queste, la mancanza di trasparenza nella selezione delle aziende coinvolte nei progetti e le difficoltà nell’ottenere le autorizzazioni per la costruzione degli impianti hanno rallentato il processo.
Per capire cosa si muove intorno alla realizzazione degli impianti eolici basta guardare cosa è successo negli ultimi dieci anni in Calabria. Tra il 2008 e il 2010, la Regione ha ricevuto 220 nuove domande per la realizzazione di impianti eolici, ma nel 2019 un’inchiesta chiamata “Via col Vento” ha svelato l’ingerenza delle cosche malavitose nella progettazione e realizzazione degli impianti eolici.
L’altro grande problema è la burocrazia, nel 2022 neanche il 50% dei progetti arriva termine del tortuoso iter autorizzativo. Inoltre, se solo il 50% dei progetti fosse stato realizzato nel 2022, l’Italia avrebbe raggiunto il suo obiettivo sulla transizione energetica. Per capire la complessità del sistema burocratico, basta dare una lettura al report di Legambiente, di cui riporto il link
SCACCO MATTO ALLE FONTI RINNOVABILI
Prospettive dell’Eolico in Italia:
Il governo italiano ha stabilito l’obiettivo ambizioso di raggiungere una quota del 20% di energia rinnovabile nel mix energetico entro il 2030. Per raggiungere questa meta, è fondamentale promuovere ulteriormente lo sviluppo dell’energia eolica in Italia.
Dati:
- Numero di impianti eolici: 7.289
- Potenza installata: 11.035 MW
- Produzione di energia: 20,4 TWh
Progetti futuri:
- In corso di autorizzazione: 1.015 progetti, con una potenza installata prevista di 13.300 MW
- In attesa di autorizzazione da parte della Regione: 425 progetti, con una potenza installata prevista di 5.500 MW
- In attesa di autorizzazione da parte del Ministero della Transizione Ecologica: 465 progetti, con una potenza installata prevista di 5.200 MW
- In attesa di autorizzazione da parte del Ministero della Difesa: 125 progetti, con una potenza installata prevista di 2.600 MW
Difatti l’energia eolica rappresenta una straordinaria opportunità per le aziende innovative italiane. Infatti essa non solo contribuisce a ridurre la dipendenza dai combustibili fossili, ma anche a migliorare la qualità dell’aria e a sostenere l’ambiente. Tuttavia, è fondamentale affrontare le sfide legate allo sviluppo di questa tecnologia per garantire un equilibrio tra sviluppo economico e tutela ambientale.
Altro capitolo interessante è l’eolico offshore una delle risorse rinnovabili più promettenti al mondo, che sta guadagnando sempre più importanza e popolarità.
A differenza dell’eolico tradizionale gli impianti offshore sono posizionati in mare aperto. In questo modo le turbine sfruttano i venti costanti e potenti che soffiano in maniera costante sull’acqua per generare energia elettrica. Questi impianti sono suddivisi in due categorie principali: fissi e galleggianti. Gli impianti fissi sono ancorati al fondale marino, mentre quelli galleggianti sono ancorati in profondità usando strutture simili a piattaforme petrolifere.
Differenze tra l’eolico offshore e quello terrestre
Maggiore produzione di energia: il vento in mare aperto è più forte e costante rispetto al vento sulla terraferma, il che consente di generare una maggiore quantità di energia.
Minore esposizione ai vincoli ambientali: gli impianti offshore possono essere installati in aree che non sono adatte alla costruzione di impianti eolici onshore, come ad esempio le zone agricole o le aree protette, non richiedono deforestazione, non incidono in zone densamente abiatate.
Maggiore stabilità del vento: il vento in mare aperto è meno soggetto alle variazioni di direzione e intensità rispetto al vento sulla terraferma.
Impianti eolico offshore in Italia
Attualmente, in Italia sono stati installati diversi impianti eolici offshore. Uno degli esempi più noti è il parco eolico offshore “WindFloat Atlantic” al largo delle coste della Sicilia. Tuttavia, il potenziale italiano in questo settore è ancora in gran parte inesplorato, e molte aziende stanno lavorando per sviluppare nuovi progetti.
L’impianto eolico offshore italiano più grande per energia erogata è il Eolico Sardegna, situato al largo delle coste di Olbia, in Sardegna. L’impianto è costituito da 62 turbine eoliche da 8 MW ciascuna, per una potenza totale di 500 MW, realizzato da Enel Green Power, una Azienda controllata da Enel, e ha iniziato a operare nel 2022.
In termini di potenza installata, l’impianto è seguito da Offshore Adriatico, situato al largo delle coste di Marche e Abruzzo, con una potenza di 200 MW, e da Offshore Sicilia, situato al largo delle coste di Sicilia, con una potenza di 300 MW.
Tuttavia, è importante notare che Offshore Sardegna è un impianto offshore galleggiante, mentre Offshore Adriatico e Offshore Sicilia sono impianti offshore su fondazioni fisse. Sebbene gli impianti offshore galleggianti sono generalmente più costosi da realizzare, ma possono essere installati in acque più profonde, dove le fondamenta fisse sarebbero insostenibili.
Svantaggi
Nonostante i vantaggi, gli impianti eolici offshore affrontano alcune sfide. Tra queste ci sono:
- Costi Elevati: Gli impianti offshore richiedono investimenti significativi, compresi i costi di installazione e manutenzione in mare aperto.
- Ambiente Marino: Gli impianti sono soggetti all’usura dovuta all’ambiente marino, inclusa la corrosione e le condizioni meteorologiche avverse.
- Impatto Ambientale: Nonostante i vantaggi ambientali, la costruzione e la manutenzione degli impianti possono avere un impatto sull’ecosistema marino e la vita marina.
Per approfondire il ruolo delle aziende nell’ambito dell’energia eolica in Italia, visita il sito web dell’Associazione Italiana per l’Energia Eolica (AIE).